Le imminenti Olimpiadi si preannunciano indimenticabili. I titoli dei giornali e dei siti web sono ricchi di notizie fresche e forniscono preziose informazioni sull'arrivo delle delegazioni all'evento di gala. E chi non verrà alle Olimpiadi, e quali sono i presupposti per dirlo?
Innanzitutto va segnalato che il presidente degli Stati Uniti Barack Obama non parteciperà alle Olimpiadi, come lui stesso afferma, a causa del fitto calendario.
Lo scrittore e attore britannico Stephen Fry ha affermato che non sarebbe venuto in Russia a causa delle attuali leggi sull'omosessualità. Per lo stesso motivo, le star americane Cher e Lady Gaga e il drammaturgo Harvey Firstein si sono rifiutati di viaggiare. Anche la vicepresidente della Commissione europea, Viviane Reading, ha espresso la sua insoddisfazione per la legge adottata.
Boicottaggio dell'Europa
Le "dure" leggi russe hanno costretto il presidente tedesco Joachim Gauck a rifiutare il viaggio. Der Spiegel richiama l'attenzione sulle sue parole. Si scopre che non può venire in un paese in cui i diritti umani sono violati.
È probabile che nemmeno il presidente francese François Hollande verrà alle Olimpiadi di Sochi. Sul canale iTELE TV c'era la notizia che il presidente francese non aveva nemmeno intenzione di venire. La partecipazione a sport internazionali è qualcosa che non è inclusa nel suo programma di lavoro.
Anche il governo georgiano non sarà alle Olimpiadi. Verranno solo gli atleti e la dirigenza della squadra olimpica.
Anche il nono presidente della Polonia, Bronislaw Komorowski, non sarà presente all'evento principale del 2014. In linea di principio, non partecipa a eventi sportivi che si svolgono al di fuori del suo paese.
L'atteggiamento degli Stati baltici nei confronti del prossimo evento
Il presidente lituano Dalia Grybauskaite non vede la necessità di partecipare a questo importante evento per la Russia. Il presidente estone Ilves Toomas Hendrik afferma che questioni urgenti non gli consentono di venire alle Olimpiadi. Ma Andris Berzins, il presidente della Lettonia, a differenza dei suoi vicini, si sta preparando per il viaggio e incoraggia anche gli altri a non politicizzare l'evento sportivo.
I politici europei hanno inizialmente motivato il loro rifiuto di viaggiare con il fatto che i diritti delle persone vengono costantemente violati in Russia, e poi hanno accennato alla persecuzione politica dell'opposizione. Non resta altro da fare che accettare il pensiero dei politici occidentali così com'è.
Qualcuno è già pronto per la visita. Qualcuno non potrà venire alle partite di Sochi a causa del programma di lavoro. Ad altri piace promuovere l'atmosfera di boicottaggio. Ma, probabilmente, molti saranno d'accordo sul fatto che i Giochi Olimpici dovrebbero portare un senso di pace e amicizia, e non dividere le persone in strati sociali. Comunque sia, le Olimpiadi inizieranno presto e speriamo che tutti possano vivere la gioia dell'evento!
