Helmut Marko ha minacciato che la Red Bull lascerà la F1 alla fine del 2020 se le regole tecniche ed economiche non soddisfano le aspettative del team. In effetti, è iniziata una guerra con gli americani per soldi. Ecco la posta in gioco nella discussione…
I motori di Formula 1 saranno omologati entro un mese, ma l'attività agonistica non riprenderà ufficialmente fino a metà marzo sul circuito di Melbourne, che ospiterà il primo Gran Premio della stagione 2019. Ma in realtà, le controversie tra i team di Formula 1 hanno cambiato solo l'ambiente: invece di scatole e piste, si svolgono negli uffici dove si incontrano i rappresentanti delle squadre.
Sulle tavole ci sono le regole che definiranno la Formula 1 2021 quando le gare reali potrebbero cambiare drasticamente. Non si discute solo di nuovo regolamento tecnico (probabilmente non differirà molto da quello esistente), ma soprattutto di nuove regole che riguarderanno le questioni sportive ed economiche.
Nelle ultime settimane sono circolate voci di una dirigenza Red Bull molto irritata. Helmut Marko ha lanciato un classico sasso nello stagno: “Abbiamo un accordo fino al 2020. Fino a quando non ci sarà un regolamento definitivo sui motori e l'Accordo di Consenso, né Red Bull né Honda decideranno finalmente nulla».
Puntare sui motori è polvere negli occhi, che dovrebbe fornire l'occasione per ricattare anche una figura così significativa come costruttore, ovvero la Honda, ritirandosi dal campionato.
Ci sono due questioni spinose che, come si è scoperto, infastidiscono Marco: il limite di budget e i criteri con cui verrà distribuito il montepremi a partire dal 2021. Per quanto riguarda il secondo punto, le intenzioni di Liberty sono molto chiare e note da tempo.
L'obiettivo è ridefinire i criteri per la distribuzione del montepremi, aumentando sensibilmente l'articolo A del sistema che ora regola la divisione (ovvero l'importo che viene pagato in parti uguali a ciascuna squadra) - oggi è di 27,5 milioni di euro - per i vantaggi storici che ora riservavano a Ferrari, Mercedes, Red Bull, McLaren e Williams.
Le ultime indiscrezioni suggeriscono che nel caso della Red Bull la riduzione potrebbe superare i 30 milioni di euro. Apparentemente a Marco non piaceva.
Da qui diventa chiara la sua posizione, che stavolta lascia intravedere una probabile uscita.
“C'è un'altra scelta”, ha continuato, “potremmo gareggiare alla 24 Ore di Le Mans con la Valkyrie secondo le regole WEC Hypercar. Se la Formula 1 introduce un limite di costo, allora dovremo tagliare il personale. E non lo vogliamo. Quindi potremmo prendere in considerazione altri progetti, ad esempio Le Mans».
In generale, i vincoli di budget sarebbero una soluzione efficace per le corse, che amplierebbe notevolmente le opportunità di raggiungere il podio, anche per quei team che sono attualmente sulla strada dello sviluppo attivo.
Tuttavia, si tratta di un'applicazione pratica, poiché l'unico modo praticabile sarebbe quello di presentare a ciascuna squadra lo staff della FIA, "commissari" che conoscerebbero tutte le attività della squadra, compresi i segreti commerciali.
Ci sono stati casi in cui i tecnici della FIA che hanno ricoperto ruoli rilevanti sono arrivati alle squadre dopo le dimissioni: Laurent Meckis - alla Ferrari, Marcin Budkowski - alla Renault.