I Giochi Paralimpici sono una competizione sportiva internazionale per persone con disabilità, cioè disabili. Si svolgono dopo i principali Giochi Olimpici, negli stessi luoghi in cui hanno gareggiato gli atleti olimpici. Questa procedura è stata introdotta ufficiosamente dalle Olimpiadi di Seoul del 1988 e nel 2001 è stata sancita in un accordo tra il CIO e l'IPC.
I Giochi Paralimpici perseguono diversi obiettivi contemporaneamente, il principale dei quali è dimostrare che le persone con disabilità, se lo desiderano e la diligenza, possono tornare a una vita piena e di successo. L'idea che le persone con disabilità possano praticare sport apparteneva a Ludwig Gutman, un neurochirurgo dello Stoke Mandeville Hospital di Aylesbury, in Inghilterra, dove venivano curati i veterani della Seconda Guerra Mondiale. Ha introdotto attivamente lo sport nel processo di trattamento, dimostrando nella pratica che è utile per i pazienti non solo in senso fisico, ma anche psicologico.
Il primo evento di tiro con l'arco su sedia a rotelle di Stoke Mandeville si tenne il 28 luglio 1948. Hanno coinciso nel tempo con le Olimpiadi di Londra. Poi hanno iniziato a svolgersi ogni anno e dal 1952, quando hanno preso parte al concorso anche utenti di sedia a rotelle dei Paesi Bassi, hanno ricevuto lo status internazionale.
Nel 1960 si tennero a Roma i IX Stoke Mandeville Games, non solo per i veterani di guerra. Hanno ottenuto una scala senza precedenti: hanno gareggiato 400 atleti in sedia a rotelle provenienti da 23 paesi. E dalle prossime Olimpiadi, tenutesi nel 1964 a Tokyo, ricevettero il nome non ufficiale di "Giochi Paralimpici". Allo stesso tempo, è stato cantato per la prima volta l'inno di queste competizioni e la bandiera è stata alzata.
Il termine "Paralimpico" era una simbiosi di due concetti: "paralisi" e "coppia" (tradotto dal greco - "vicino", "vicino"). Cioè, per così dire, è stato sottolineato che si tratta di competizioni sportive per disabili, svolte nello spirito degli ideali olimpici. Il termine "Paralimpico" è stato finalmente adottato nel 1988, quando si sono svolte le Olimpiadi estive a Seoul. Gli atleti disabili hanno gareggiato negli stessi luoghi dei partecipanti alle Olimpiadi appena concluse. Era profondamente simbolico e ha fatto una grande impressione sul pubblico. E nel 2001, questa pratica è stata ufficialmente formalizzata da una decisione congiunta del CIO e dell'IPC.